La vera Roja

Venerdì, 20 Giugno 2014 16:36

Luca Fasano

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"Per un cileno nulla è impossibile": recita così il cliccatissimo spot della squadra cilena, realizzato dal Banco de Chile, sponsor della "Roja", prima del Mundial brasiliano.

A farne le spese, la blasonatissima Spagna di Vicente Del Bosque, prima vittima illustre della competizione. Nello spot, la carica incredibile di 33 minatori cileni, sopravvissuti, nel 2010, per 69 giorni nel sottosuolo, prima di poter essere restituiti ai propri cari.

E il Cile di Vidal e Sanchez deve aver preso alla lettera quell'incitamento se è vero, come è realmente accaduto, che, per la prima volta nella sua storia, gli iberici si sono dovuti piegare alla supremazia calcistica dei cileni. Inevitabile, sulla stampa spagnola, e non solo, il parallelismo tra il tonfo delle furie rosse, capaci in sei anni di conquistare due europei e un mondiale, e il passaggio di consegne tra re Juan Carlos e suo figlio Felipe VI di Borbone. Abdicazione, ovviamente, il termine più utilizzato. Dal dramma, sempre calcisticamente parlando, di una nazione, all'apoteosi di un'altra, quella cilena, già catapultata verso gli ottavi. E se la Spagna merita comunque rispetto e riconoscenza per quanto ha fatto negli ultimi anni, sicuramente simpatia e considerazione si è guadagnata sul campo la squadra cilena che, dopo aver superato di slancio il girone "de la muerte", già pensa a traguardi ancora più prestigiosi, spinta da un Vidal che, non ancora al 100% della condizione, si conferma comunque autentico trascinatore della squadra, al fianco di un ritrovato Sanchez, forse poco e male utilizzato dal Barcellona, ma tornato ultimamente ai livelli di Udine. Per adesso, il presidente della federcalcio cilena, Sergio Jadue, si è gelosamente conservato la sfera con cui si è giocata la storica sfida del Maracanà, riproponendosi di esporla nel nuovo museo del calcio, di prossima costruzione nel paese andino. Chissà che la sua collezione, con il prosieguo del Mundial, non si arricchisca di nuovi, preziosi cimeli, speriamo...non ai danni della squadra azzurra. D'altra parte: "Per un cileno nulla è impossibile".