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Poker di donne

Domenica 3 Novembre si è conclusa l’edizione 2013 della Fed Cup, il campionato mondiale di tennis femminile che come ogni anno decreta la squadra più forte del panorama tennistico.

Ad imporsi per la quarta volta sono state le nostre ladies che nella calda Sardegna hanno affrontato la Russia in un match che si è rivelato, come da pronostici, molto poco impegnativo per le azzurre che hanno vinto con un secco 4 a 0. Poco impegnativo per un solo motivo: la quasi totale assenza delle avversarie di spicco nella formazione sovietica. Le varie Marija Sharapova, Marija Kirilenko, Svetlana Kuznetsova, Ekaterina Makarova, Elena Vesnina e Anastasija Pavlyuchenkova (per nominare solo quelle presenti nelle prime 26 posizioni!!!), chi per un motivo valido, vedi la Sharapova, chi per motivi legati all’approssimarsi di tornei, hanno dato forfait ad una competizione che in ambito femminile ci vede protagonisti da svariati anni, avendo raggiunto cinque finali di cui quattro vinte.

Artefice indiscusso di tali successi è senza dubbio il capitano Corrado Barazzutti, ex grande giocatore, che ha saputo plasmare le identità diverse delle giocatrici da lui selezionate ed incentrare tutti gli sforzi fisici e mentali su un unico obiettivo: VINCERE. Come dichiarato dalle giocatrici nella conferenza stampa immediatamente post vittoria, poco importa se abbiano battuto le più o le meno forti della compagine russa, l’importante è aver portato a casa il trofeo, ricordando che in semifinale e nel turno precedente hanno affrontato e battuto squadre molto blasonate come Stati Uniti e Repubblica Ceca. Per ultime, ma non per importanza ma per far ricordare di più al lettore i loro nomi, le carte giocate dall’Italia in questa mano conclusiva:

Sara Errani, settima giocatrice al mondo, prima in doppio, finalista al Roland Garros, tanto esile di corporatura quanto grintosa, è lei che ha portato il punto vittoria nel terzo singolo del match con la Russia

Roberta Vinci, 14^ al mondo, prima in singolo insieme all’altra “cichi” Errani, nonostante acciacchi fisici e stanchezza porta il primo punto della finale in un’avvincente partita finita 8-6 al terzo set dopo più di tre ore

Flavia Pennetta, 31^ al mondo, reduce da un grave infortunio al polso, è tornata alla ribalta quest’anno mettendosi a disposizione del capitano azzurro, scesa in campo in doppio porta il quarto punto

Karin Knapp, 41^ al mondo, da poco rientrata in squadra grazie ai buoni risultati gioca il doppio insieme alla Pennetta

Per ultima mi sento di nominare anche Francesca Schiavone che ha rinunciato alla convocazione per motivi personali ma che è stata presente sul campo a tifare ed incoraggiare le proprie compagne in tutte le partite disputate. Come ogni sport la domanda che sovviene alla mente dopo questa striscia positiva di vittorie rimane sempre la stessa: cosa riserverà il futuro? La risposta come ovvio la darà solo il campo di gioco, sperando che le nuove leve come Camila Giorgi e Nastassja Burnett diano il giusto contributo a questa squadra che ha reso onore ai colori italiani, contribuendo a stimolare anche in campo maschile quel salto di qualità da tanto tempo atteso.

 

 

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